Una buona notizia nel settore della telefonia ci giunge da Bruxelles per il traffico b(per traffico roaming si intendono quelle procedure che permettono agli utenti mobili di collegarsi fra loro utilizzando una rete, anche non di loro proprietà, dietro una quota di pagamento di altro operatore).
Parlamento Europeo e Consiglio sono giunti a un accordo con i diversi stakeholder, ovvero i gestori di telefonia e le associazioni dei consumatori, e quindi dal 15 giugno 2017 verranno aboliti i costi del traffico roaming e non saranno più giustificabili tariffe a sovrapprezzo per il traffico all’interno dei 28 Stati dell’Unione Europea, considerando l’Unione Europea come un’unica grande nazione.
Già dal 30 aprile 2016 le tariffe avevano subito una notevole diminuzione. In pratica è stato applicato un taglio del 90% ai costi all’ingrosso. Da metà giugno chiamare da Parigi a Udine costerà come chiamare da Milano ovvero non determinerà più costi extra, il progetto di Roam like home troverà la sua applicazione nel vero concetto di un’unica grande nazione e quindi navigare in internet, inviare sms e telefonare non subiranno costi aggiuntivi.
Il compromesso non è stato facile da trovare in quanto l’intesa prevede tetti nelle tariffe all’ingrosso che devono essere sufficientemente bassi per permettere alle aziende del paese di origine di offrire il roaming gratuito, ma anche sufficientemente alti per non costringere i paesi ospitanti ad aumentare le tariffe nazionali e continuare ad offrire un servizio di qualità.
Il prezzo all’ingrosso del traffico dati passerà dagli attuali 50 euro per GigaByte a 7,7 che poi verranno progressivamente abbassati passando a 6 a partire dal 1 gennaio 2018, quindi a 4,5 nel 2019, a 3,5 nel 2020, a 3 nel 2021 e, infine, a 2,5 nel 2022. Il testo legislativo dovrà essere ora ratificato dal Consiglio e dal Parlamento Europeo e verrà sottoposto ad analisi da una specifica commissione ogni due anni al fine di evitare abusi o pratiche scorrette.
Sussiste, secondo alcuni analisti, il pericolo che ciò possa portare a un aumento delle tariffe nazionali del traffico mobile.
Raffaella Bizzozero