Sono stati numerosi i consumatori che si sono rivolti ai nostri sportelli lamentando, a decorrere dal 18 marzo 2024, una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali che li legavano ad Intesa San Paolo presso la quale avevano attivo un conto corrente: non cose di poco contro, si sono ritrovati ad essere clienti di un nuovo intermediario, non più Intesa San Paolo, ma Isybank S.p.a., che, ancorché, Socio Unico, Direzione e Coordinamento sia Intesa San Paolo, ISP non è! Nuova banca, nuovo IBAN, nuove condizioni contrattuali. L’intento di Intesa San Paolo è evidente, razionalizzare le risorse, risparmiare i costi (del personale in primis: e qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte) e indirizzare i clienti che appaiono “digitalizzati” su un nuovo prodotto. Un progetto forse legittimo, se non fosse che stava avvenendo in modo tutt’altro che trasparente.
La banca, infatti, ha iniziato a inviare comunicazione del passaggio dal 19 luglio scorso, dando sì la possibilità di restare in Intesa, purché si comunicasse tale intenzione al numero verde dedicato entro il 30 settembre: il tutto, strumentalmente, in pieno periodo estivo! Forse in osservanza delle norme, ma non certo del…bon ton…atteso che se ne ricava la scarsa attenzione per la volontà dei clienti…che in gran parte neppure si sono accorti della manovra: chi aveva scelto di ricevere comunicazione in formato digitale, ma non ha aperto il proprio home banking o non ha visualizzato i documenti on line in tale lasso di tempo, si è ritrovato, suo malgrado, trasferito da Banca Intesa alla banca digitale del gruppo.
Chi ha contattato tardivamente il numero verde chiedendo la riammissione in termini, ha ricevuto un fermo ma cortese diniego.
Né la scelta della clientela da traghettare sembra sia stata particolarmente oculata laddove numerosi sono coloro i quali lamentano di non presentare le caratteristiche della profilazione (età, utilizzo prevalente/esclusivo di servizi digitali).
Per tutti questi motivi Federconsumatori ha chiesto a Intesa di ripensare alle modalità dell’operazione, quanto meno riaprendo i termini per coloro che sono interessati a manifestare la volontà di non aderire.
Determinanti sono state però le migliaia di segnalazioni dei consumatori che si sono rivolti direttamente all’AGCM, che ha avviato una procedimento istruttorio nei con-fronti di Intesa San Paolo e Isybank: sotto la lente dell’Antitrust sono finite proprio le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento; se-condo l’Autorità la comunicazione inviata ai correntisti coinvolti nel trasferimento appare ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l’importanza della questione trattata, inoltre, il passaggio al nuovo operatore bancario comporte-rebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio.
In esito, c’ è stato un ripensamento di Intesa San Paolo che ha comunicato ai propri clienti che avrebbero potuto manifestare il proprio diniego fino al 29 febbraio, riammettendo così nei termini chi non vi avesse provveduto entro il 30 settembre scorso.
Federconsumatori raccomanda ai correntisti di Intesa San Paolo di verificare le comunicazioni ricevute e di provvedere ove non si ritenessero clienti prevalentemente digitali di segnalarlo al numero verde 800303303 di Intesa San Paolo entro il 29 feb-braio 2024.
Marino Pittoni