Siccome ho molta fretta, vado molto piano.
Questo aforisma attribuito a Napoleone Bonaparte ci conduce subito nel cuore dell’argomento. È, infatti, un’esperienza abbastanza comune sottoscrivere un contratto per la fornitura di un servizio di connessione in fibra ottica, e accorgersi, poi, che la navigazione è meno veloce di quanto ci si aspettava.
La fibra ottica permette, infatti, velocità di navigazione molto superiori all’ADSL se, soprattutto, il cavo in fibra ottica arriva fino al locale servito (FTTH – Fiber To The Home). Diversamente, tra il cabinet (armadio di strada) e il locale servito, la navigazione procederà, più lentamente, nel classico cavo di rame.
Negli ultimi anni è in corso, in Italia, la posa dei cavi in fibra ottica e l’efficientamento della rete grazie alla fibra è ancora in divenire. Nel sito di Open Fiber, Udine, ad esempio, risulta tra le città in cui la posa dei cavi in fibra ottica fino ai locali è in corso di realizzazione.
Pertanto, se il cavo in fibra ottica arriva solo fino al cabinet (FTTC – Fiber To The Cabinet), più la distanza dal cabinet al locale aumenta, più i vantaggi di un contratto in fibra ottica vengono meno tanto che ci si può ritrovare a pagare molto di più per un servizio di connessione solo leggermente più veloce di prima.
Al crescere della distanza, il rapporto segnale/rumore (SNR), che esprime quanto il segnale sia più potente del rumore nel sistema considerato, decresce e ciò fa diminuire la velocità di trasmissione. A una certa distanza dal trasmettitore, rimane solo rumore.
Se verifichiamo la distanza del cabinet dal locale prima di sottoscrivere un contratto per la fibra possiamo evitare frustrazioni, risparmiare denaro e, soprattutto, possiamo considerare alternative di navigazione più efficaci. Con le parole del leggendario eroe vichingo Ragnar Lothbrok:
È giusto navigare con la speranza e con il coraggio, ma è ancora meglio navigare con la conoscenza.
Simone Battistutta