Dopo i ribassi decisi per il primo trimestre 2015, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha stabilito un ulteriore calo dei prezzi dell’energia elettrica e gas a partire dal primo aprile 2015, rispettivamente -1,1% e -4%. Tale aggiornamento riguarda le condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in regime di maggior tutela (circa 80% delle famiglie), cioè quelli che non hanno scelto un contratto sul mercato libero. Il risparmio medio per le famiglie non è di grande rilevanza: circa 6,00 euro all’anno per l’energia elettrica e 70,00 euro sempre all’anno per il gas. Questo dato comunque dimostra che il regime di maggior tutela ha protetto meglio le famiglie rispetto al mercato libero. Nonostante questo il Governo ha varato recentemente un Disegno di legge detto “Concorrenza” il quale prevede, tra l’altro, che entro il 2018 tutti debbano scegliere un fornitore sul mercato libero.

I contorni e i motivi di tale scelta non sono ancora chiari ma non è accettabile che si smantelli il prezzo di riferimento definito dall’Autorità solo per assecondare gli enormi interessi delle aziende del settore energia. L’idea più volte da noi avanzata prevede che l’Autorità per l’energia elettrica e gas definisca il prezzo massimo di riferimento e che le aziende private sul mercato libero possano fornire l’elettricità e il gas a un prezzo solo a ribasso rispetto a tali tariffe. Su questo punto è mobilitata tutta la nostra associazione, l’obiettivo è far modificare il Disegno di legge in Parlamento, prevedendo una maggiore tutela degli interessi dei cittadini consumatori.

Edo Billa