Nell’ultimo periodo si è registrato un forte incremento di contratti di somministrazione di energia elettrica o gas che nascondono dei costi fissi elevati per servizi ulteriori che spesso il consumatore non sa nemmeno di sottoscrivere; difatti questi contratti presentano magari costi per la materia prima interessanti ma quote fisse abnormi, gonfiate da improbabili extra abbinati alle forniture.
Nello specifico allo sportello energia di Federconsumatori Udine diversi consumatori hanno segnalato che una società di vendita con sede in Puglia sta proponendo telefonicamente contratti particolarmente svantaggiosi con riferimento alle quote fisse che arrivano a quasi 400 €/POD o PDR/Anno mentre solitamente si attestano sui 100 euro annui; questi addebiti sono perlopiù riferiti al servizio di PA (Personal Assistant) ovverosia all’assistenza di un consulente dedicato. Peccato però che questo fantomatico assistente, al “modico” costo di più di 250 €/anno in rate mensili, non sia reperibile e non risponda alle telefonate o alle richieste di contatto via WhatsApp; la beffa è che il cliente che cerchi di bypassare l’assistente scomparso chiamando direttamente il Servizio Clienti si sente rispondere che avendo un consulente dedicato non può ricevere aiuto dagli incaricati del Call center, nemmeno in casi urgenti quali depotenziamenti o addirittura distacchi.
Emblematici i casi di tre cittadini udinesi, ignari di aver sottoscritto un contratto con predetta azienda, non avevano nemmeno mai ricevuto fatture per le forniture e quindi non erano stati messi in condizione di saldarle entro la scadenza, in più senza nessun preavviso di distacco per morosità con raccomandata, si sono ritrovati in depotenziamento per l’utenza luce, con la potenza ridotta al 15%. Gli associati, dopo aver appreso il nominativo della società, hanno tentato di mettersi in contatto in tutti i modi con la stessa la quale, solo dopo l’intervento dell’associazione e con tempi dilatati, ha finalmente dato riscontro e riattivato le forniture, una delle quali finita in distacco totale. Dice Letizia D’Aronco della Federconsumatori Udine “Tale situazione di negligenza – unitamente al fatto, assai grave, che la società di vendita in questione perdura nel non inviare raccomandate di preavviso di distacco ma semplice e-mail, ha portato una nostra assistita a non avere tempestiva indicazione dell’importo da saldare per vedere prontamente riattivata la fornitura power, giungendo a un distacco, totalmente illegittimo”. È infatti molto grave che, a fronte del pagamento di un servizio extra Personal Assistant, lo stesso non sia garantito, impedendo inoltre l’accesso al call center generico.
Altri casi, similari, riguardano promozioni collegate a contratti di somministrazione di luce e gas, di una Carta di Servizi luce/gas di un’altra società; queste card, a fronte del pagamento rateizzato in bolletta di importi che arrivano anche a 400 euro all’anno, promettono di fruire di consulenze energetiche, consulenze assicurative e dell’attivazione di una copertura assicurava che rimborsa le rate della fattura in caso di eventi imprevisti che riguardano lavoro e salute. Ultimamente vengono anche proposte contestualmente ai contratti di luce e gas la fruizione di altri servizi di assistenza come accesso ad una rete di tecnici specializzati a tariffe agevolate, per la risoluzione di malfunzionamenti in ambito idraulico, elettrico, gas, riscaldamento, condizionamento e climatizzazione, serrature e vetri. Anche in questi casi sono costi ulteriori che vengono addebitati al consumatore il quale arriva a pagare anche più di 400 euro all’anno senza avere contezza di aver attivato ulteriori servizi e quindi senza poter fruire dei discutibili e inutili vantaggi promessi.
Federconsumatori come sempre consiglia di non sottoscrivere alcun contratto telefonicamente senza avere la possibilità di verificare nel dettaglio le condizioni tecnico economiche e ricorda che comunque c’è sempre la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla sottoscrizione, evitando di richiedere l’esecuzione anticipata.
Erica Cuccu